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04/08/14

Acqua di rose e storia di una rosa


Desideravo avere una rosa bianca con fiori grandi e profumati che si arrampicasse sulla parete del nostro terrazzo. Ho acquistato la pianta, l’abbiamo interrata e ho aspettato che crescesse e fiorisse. Il primo bocciolo avvolto nel verde guscio non ha fatto intravedere la sorpresa che si nascondeva al suo interno. E giorno dopo giorno mentre il bocciolo si gonfiava io aspettavo di vedere fiorita la mia rosa bianca!
Puff . . . i sepali hanno cominciato ad aprirsi, notai una sottile linea rossa, ma pensai che fosse il bordo del petalo che col tempo si sarebbe schiarito. E ho aspettato ancora, ma il rosso dominava sempre più prepotentemente e del bianco neanche il segno.
E così la mia rosa bianca fiorì di rosso, ma di un rosso carico e del profumo antico e l’amai dal primo istante in cui la vidi splendere sotto i raggi del sole di maggio.
Ora la mia rosa fiorisce abbondantemente ogni primavera e durante tutta l’estate di tanto in tanto ci regala qualche fiore grande e profumato. E con grande soddisfazione sono riuscita a creare altre due piante giovani, di cui una fiorisce già da un paio di anni e l’altra più piccola finirà nel giardino vista mare a casa dei miei genitori in Croazia.
Con i petali delle ultime tre rose ho fatto l’acqua di rose, delicatamente profumata e di un rosso scuro tendente al bordò che ho usato per aromatizzare il Rahat Lokum, la delizia Turca, soffice come le gelatine e allo stesso tempo esotico per il suo profumo di essenze e per la sua consistenza morbida.