Visualizzazione post con etichetta mele. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta mele. Mostra tutti i post

27/04/15

Apple strudel bites - Bocconcini di strudel di mele - Mini štrudle od jabuka



Last day I was driving near to the big wild apple tree that is in full blossom now, offering big white flowers and light pink buds. Its flowers are perfumed and bees and other insects are buzzing around them all day long. Suddenly I’ve remembered that I still have some apples in the fruit basket and it was a right moment to use them before they get too old and dry and before the strawberry season begins…
Some time ago I wrote: I have always in the fridge one roll (even two) of puff pastry … and as my apples were waiting in the fruit basket already for weeks I’ve decided to prepare something very quick, some kind of apple strudel bites! And bite after bite we have finished these sweet and spicy hand pies in a while.


23/11/14

Apples fried in sweet batter – Mele in camicia



Questa la chiamo la ricetta “a occhio”! Perché io non ho la ricetta vera per le mele in camicia. Sono semplicemente mele tagliate a rondelle spesse 1 cm, immerse nella pastella molto densa e fritte nell’olio.
Le ricette “a occhio” le ho ereditate da mia mamma, non c’è bisogno di segnarle perché si fanno talmente spesso che è la mano a condurre l’opera. E non si dimenticano mai, nemmeno se non si ha tempo per ripeterle spesso.

PS: Dopo la frittura i fornelli non sono da vedere! Gli schizzi microscopici dell’olio provocati dalla fuoriuscita del succo delle mele a contatto con l’olio bollente arrivano ovunque, ma il fornello sporco si dimentica dopo il primo boccone di questa delizia! La spolverata di cannella mista allo zucchero vanigliato (preparato rigorosamente in casa!) sulle mele fritte e ancora calde crea una nuvola di profumi divini. E’ veramente impossibile non mangiarle ancora calde.

27/10/14

Tarte Tatin o la torta di mele rovesciata – Upside-down apple tart




CON QUESTA RICETTA PARTECIPO ALLA RACCOLTA{ #Vogliadi #tuttoalforno }


Bisogna credere nel lieto fine. Sempre!

Che cosa poteva andare storto per iniziare con una frase tipicamente da grande finale?
Anche perché la “Tarte Tatin” è la mia torta preferita per l’abbondanza di mele e della cannella e per la friabilità della pasta brisée che assorbe tutti i profumi e gli aromi che bollono sotto di essa durante la cottura. L’avrò fatta centinaia di volte e proprio sabato mattina mentre pensavo alla torta da portare alla cena dove andavamo ospiti con la soddisfazione dissi che è proprio “lei” la torta che non mi ha mai delusa. L’ho sempre fatta con estrema facilità. E allora che cosa poteva distruggere la leggenda?
Le mele che all’interno non erano sane, ma era tropo tardi per andare a comprare delle altre?
La pasta brisée che non si faceva stendere, si sbriciolava e non rimaneva compatta?
Il caramello bruciato?