This recipe is part of the contest Kuvarigrice, our host for October 2015 is Kristina |
Nella lingua croata la mela cotogna si dice dunja, ma Dunja è anche un nome femminile, è un bel nome Dunja. Sono state scritte tante storie e canzoni sul frutto giallo e misterioso dal cuore duro. Il suo profumo ci rimanda indietro nei tempi quando la mela cotogna veniva usata per profumare le stanze da letto e i cassetti della biancheria e ci osservava dall’alto degli armadi. Tempo fa ho letto il libro di Paolo Rumiz “La cotogna di Istanbul”, la ballata narrata in versi che ci fa viaggiare nel tempo, tra una guerra e l’altra nelle terre tormentate dei Balcani del sud e racconta il sottile collegamento tra diversi popoli che si sono intrecciati nei luoghi del vecchio impero Austroungarico. E’ un libro che, con i suoi versi, esprime le emozioni del “saudade” Balcanico che l’autore ben conosce. Mi sembra che la mela cotogna rinchiude in se un poco di questa malinconia così tipica del popolo Slavo. Il frutto piano piano rilascia questa sensazione di tristezza intorno a se e la sua fragranza rimane nell’aria col passare del tempo.
Perché torniamo sempre in dietro nel tempo e più si va avanti più si fanno i salti nel passato? Anche in cucina! Ci ritornano in mente i vecchi odori, i sapori quasi dimenticati, i ricordi delle tradizioni e delle cose che non si fanno più sovente. Mi ricordo che quando ero bambina le confetture e le conserve si facevano sempre in casa. Le facevano le nonne, poi le mamme ed infine le figlie! I vasetti si riutilizzavano di anno in anno, ma i coperchi? Spesso veniva usata la carta cellofan stretta coll’elastico intorno al vasetto per fare il sottovuoto. Conservo il ricordo della dispensa nella casa della nonna materna piena di vasetti riposti in modo ordinato sulle scansie accostate al muro. Oggi è impensabile conservare qualsiasi cosa in questo modo, poco sterile, poco sicuro, ma all’epoca le conserve duravano lo stesso a lungo, erano buone e ci regalavano la frutta e la verdura durante i mesi invernali.
Prima che appassiscano le cotogne nel cesto della mia cucina, ho voluto provare a fare la gelatina. Il frutto e i semi della mela cotogna abbondano di pectina e il prodotto finito è totalmente al naturale, basta zuccherare il liquido a piacimento e farlo bollire lentamente fino a raggiungere la voluta densità della gelatina.
Perché torniamo sempre in dietro nel tempo e più si va avanti più si fanno i salti nel passato? Anche in cucina! Ci ritornano in mente i vecchi odori, i sapori quasi dimenticati, i ricordi delle tradizioni e delle cose che non si fanno più sovente. Mi ricordo che quando ero bambina le confetture e le conserve si facevano sempre in casa. Le facevano le nonne, poi le mamme ed infine le figlie! I vasetti si riutilizzavano di anno in anno, ma i coperchi? Spesso veniva usata la carta cellofan stretta coll’elastico intorno al vasetto per fare il sottovuoto. Conservo il ricordo della dispensa nella casa della nonna materna piena di vasetti riposti in modo ordinato sulle scansie accostate al muro. Oggi è impensabile conservare qualsiasi cosa in questo modo, poco sterile, poco sicuro, ma all’epoca le conserve duravano lo stesso a lungo, erano buone e ci regalavano la frutta e la verdura durante i mesi invernali.
Prima che appassiscano le cotogne nel cesto della mia cucina, ho voluto provare a fare la gelatina. Il frutto e i semi della mela cotogna abbondano di pectina e il prodotto finito è totalmente al naturale, basta zuccherare il liquido a piacimento e farlo bollire lentamente fino a raggiungere la voluta densità della gelatina.
GELATINA DI MELE COTOGNE
2 frutti grandi (ho ottenuto 360 gr di liquido)
acqua q.b.
zucchero (la stessa quantità del liquido ottenuto)
succo di limone
Lavare le mele cotogne, tagliare i frutti in quattro pezzi, eliminare il torsolo e tagliare gli spicchi a fettine sottili con il tagliaverdure. Il frutto è durissimo e col coltello è molto difficile tagliarlo. Conservare i semi perché sono ricchi di pectina. Mettere le fettine di frutta, il succo di un limone e i semi in una casseruola e coprire tutto coll’acqua. Fare bollire il composto a fuoco basso fino a quando la polpa diventerà morbida. Mettere il composto cotto in un canovaccio e far sgocciolare il liquido per tutta la notte. Non strizzare la polpa perché si rischia di ottenere la gelatina torbida.
Pesare il liquido e aggiungere lo zucchero, fare bollire il liquido per circa 45 min – 1 ora a fuoco basso. Dopo 30 minuti fare la prova della densità mettendo qualche goccia di gelatina sul piattino e raffreddarla. Continuare la cottura se il composto non è abbastanza sodo, altrimenti invasare nei vasetti puliti e chiuderli ermeticamente.
Un consiglio: io ho usato meno zuccherò perché non mi piace il gusto troppo dolce, la proporzione che ho usato è di 360 gr di liquido e 230 gr di zucchero.
Pesare il liquido e aggiungere lo zucchero, fare bollire il liquido per circa 45 min – 1 ora a fuoco basso. Dopo 30 minuti fare la prova della densità mettendo qualche goccia di gelatina sul piattino e raffreddarla. Continuare la cottura se il composto non è abbastanza sodo, altrimenti invasare nei vasetti puliti e chiuderli ermeticamente.
Un consiglio: io ho usato meno zuccherò perché non mi piace il gusto troppo dolce, la proporzione che ho usato è di 360 gr di liquido e 230 gr di zucchero.
Recept na hrvatskom
ŽELATINA OD DUNJA
2 velike voćke (od kojih sam dobila 360 gr tekućine)
vode (koliko treba)
šećer (ista količina koliko se dobije tekućine)
sok od 1 limuna
Oprati dunje, izrezati na četiri kriške, odstraniti jezgru, te ribežom za povrće narezati kriške na tanke listiće. Plod je jako tvrd i nožem se vrlo teško reže. Sačuvati sjemenke, jer su bogate pektinom. U posudu za kuhanje staviti listiće voća, sok limuna i sjemenke, te preliti vodom toliko da sva smjesa bude pokrivena. Kuhati na laganoj vatri dok voće postane mekano. Staviti kuhanu smjesu u krpu i ostaviti da se preko noći iscijedi tekućina. Ne treba stiskati smjesu, jer će inače želatina biti mutna.
Izvagati tekućinu, dodati šećer, te kuhati na laganoj vatri oko 45 minuta do 1 sat. Nakon 30 minuta provjeriti gustoću želatine (ohladiti kap želatine na hladnom tanjuriću). Nastaviti kuhati dok smjesa ne postane dovoljno gusta, a ako je već dovoljno gusta, naliti želatinu u čiste staklenke i hermetički ih zatvoriti.
Savjet: ja sam upotrijebila manje šećer, jer ne volim preslatke stvari. Omjer za moju želatinu je 360 gr tekućine i 230 gr šećera.
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