▼
25/12/14
23/12/14
Spicy honey cookies – Biscotti speziati al miele – Mirisni Medenjaci
CON QUESTA RICETTA PARTECIPO ALLA RACCOLTA{ #Vogliadi #Natale } |
Ecco ci siamo quasi, mancano due giorni e arriverà Natale. Le case sono già profumate di biscotti, tisane e spezie . . . e magari anche di vin brulè! Finalmente fa anche più freddo, hanno detto che nevicherà fra pochi giorni. Sarà (forse) un vero bianco Natale.
Vorrei avere più tempo, vorrei avere potuto fare più cose, vorrei…ma il tempo è poco, è sempre troppo poco, tra lavoro, casa, impegni vari, però ho deciso che è giunto il momento che questo blog diventi bilingue! E allora da oggi le ricette saranno anche in croato, finalmente!
Vorrei avere più tempo, vorrei avere potuto fare più cose, vorrei…ma il tempo è poco, è sempre troppo poco, tra lavoro, casa, impegni vari, però ho deciso che è giunto il momento che questo blog diventi bilingue! E allora da oggi le ricette saranno anche in croato, finalmente!
17/12/14
Sardinian Amaretti – Amaretti Sardi
Al ritorno dalla Sardegna portavamo sempre a casa gli amaretti autoctoni (e non solo gli amaretti!). In questo modo il nostro viaggio si protraeva per qualche altro giorno e ad ogni nuovo assaggio immaginavo di rivedere i colori dell’isola e delle spiagge di sabbia finissima. E già, i colori dell’isola mi erano rimasti impressi nella mente dal primo momento trascorso in queste terre! Il color ocra tendente all’arancione era il primo colore che mi ha accolta all’arrivo e tutta l’atmosfera mi è sembrata subito calda e famigliare. E’ così anche il colore dell’amaretto che passa dal cuore bianco all’ocra della mandorla leggermente tostata posta in cima.
Visto che mio marito è di origine Sarda (diciamolo!) ho imparato e conosciuto tantissime cose sulla tradizione e sulla cultura Sarda e avrei deciso che è giunto il momento di lanciarmi nelle nuove imprese culinarie.
Tempo fa ho letto un interessante blog di un americano sposato con una croata che racconta le due culture e l’incontro dei due mondi (da leggere qui, è in inglese). E così anche io ora mi sento un po’ una “nuora sarda” che sforna i dolci tipici della terra adottiva (lo posso dire, vero?). Questi miscugli di sapori, odori e cibi così diversi (ma così simili) mi attraggono e mi fanno venire sempre più voglia di sperimentare, provare, fare e rifare!
Tornando all’amaretto trovo molto interessante la trasformazione della mandorla in un dolce così soffice e screpolato, ma la vera soddisfazione è guardare dal vetro del forno gli amaretti gonfiarsi e screpolarsi durante la cottura.
Sono facili da fare, ma basterà impegnarsi un po’ e credetemi, se decidete di regalarli come doni Natalizi, sorprenderete tutti e farete un figurone!
E allora…..buttatevi!!!! (e fatemi sapere com’è andata)
13/12/14
Saint Lucia's day and Christmas wheat – Santa Lucia e il grano di Natale
Come vuole la tradizione popolare croata anch’io ogni anno per il giorno di Santa Lucia semino il grano in una ciotola, lo innaffio, lo tengo al caldo e lo osservo crescere e diventare sempre più verde con il passare dei giorni.
Il grano è simbolo di rinascita e di fertilità e si dice che se il grano cresce rigoglioso l’anno che verrà, sarà prosperoso. Soprattutto è bellissimo vedere come cambia ogni giorno e come si sviluppano le radici e si aprono le foglie. Mi ricordo che quando ero piccola lo tenevamo vicino all’albero e poi il giorno di Natale lo mettevamo al centro della tavola addobbata e piena di cose buone da mangiare.
L’anno scorso dopo le feste avevo trasferito il grano cresciuto in un vaso sul terrazzo, il grano ha continuato a crescere, i chicchi sono maturati, abbiamo raccolto le spighe dorate e per mesi le abbiamo tenute in un vaso perché ci dispiaceva buttarle! Dopo le ferie di agosto non sono più tornata a casa in Croazia e non ho avuto del grano da seminare, così il nostro raccolto è stato oggi seminato sopra uno strato di ovatta, perché ce n’era veramente poco, ma sono sicura che crescerà bene e che già prima di Natale ci sorprenderà con la sua bellezza.
01/12/14
Christman stars - Stelle di Natale
Forse è un po’ presto per cominciare a preparare il Natale, o forse no? In ogni caso siamo già a dicembre e io ho deciso che è ora di cominciare a infornare biscotti e impasti lievitati profumati e speziati. Per cominciare ho scelto una ricetta facilissima, una ricetta per tutti! Questo post sembra più un annuncio, breve e conciso, ma oggi va così, certe volte è più facile fare le cose che raccontarle!
27/11/14
Pear and chocolate chestnut hand pies – Crostatine di castagne con pere e cioccolato
Una ricetta regalata su un foglio di carta recuperata! Gli ingredienti sono semplici e autunnali e creano un’interessante combinazione di sapori. Un tocco di spezie arricchisce questa ricetta e mi domando: piacerà il mio dolce nuovo? Siamo a fine novembre e prima di cominciare a pensare alle ricette tradizionali Natalizie ripropongo un’altra delizia di castagne! Questo frutto mi accompagna da sempre, sono cresciuta nel paese circondato dai castagneti e anche qui vicino alla mia nuova città trovo castagneti che mentre cammino in mezzo agli alberi possenti e generosi mi fanno sentire un po’ più vicina a casa. Manca soltanto il mare!
23/11/14
Apples fried in sweet batter – Mele in camicia
Questa la chiamo la ricetta “a occhio”! Perché io non ho la ricetta vera per le mele in camicia. Sono semplicemente mele tagliate a rondelle spesse 1 cm, immerse nella pastella molto densa e fritte nell’olio.
Le ricette “a occhio” le ho ereditate da mia mamma, non c’è bisogno di segnarle perché si fanno talmente spesso che è la mano a condurre l’opera. E non si dimenticano mai, nemmeno se non si ha tempo per ripeterle spesso.
PS: Dopo la frittura i fornelli non sono da vedere! Gli schizzi microscopici dell’olio provocati dalla fuoriuscita del succo delle mele a contatto con l’olio bollente arrivano ovunque, ma il fornello sporco si dimentica dopo il primo boccone di questa delizia! La spolverata di cannella mista allo zucchero vanigliato (preparato rigorosamente in casa!) sulle mele fritte e ancora calde crea una nuvola di profumi divini. E’ veramente impossibile non mangiarle ancora calde.
Le ricette “a occhio” le ho ereditate da mia mamma, non c’è bisogno di segnarle perché si fanno talmente spesso che è la mano a condurre l’opera. E non si dimenticano mai, nemmeno se non si ha tempo per ripeterle spesso.
PS: Dopo la frittura i fornelli non sono da vedere! Gli schizzi microscopici dell’olio provocati dalla fuoriuscita del succo delle mele a contatto con l’olio bollente arrivano ovunque, ma il fornello sporco si dimentica dopo il primo boccone di questa delizia! La spolverata di cannella mista allo zucchero vanigliato (preparato rigorosamente in casa!) sulle mele fritte e ancora calde crea una nuvola di profumi divini. E’ veramente impossibile non mangiarle ancora calde.
17/11/14
Chestnut gnocchi – Gnocchi di castagne
La stagione delle castagne è finita da tempo, ma il raccolto quest’anno è stato generoso e ho conservato diverse confezioni di castagne già bollite e pulite nel congelatore. Ho conservato anche le castagne intere per poterle gustare cotte al forno nelle fredde giornate invernali. E pensare che da bambina non andavo matta per le caldarroste, ma ora mi piace anche farle da me e affumicare tutta la cucina e sporcare i fornelli con la cenere nera che inevitabilmente fuoriesce dai buchi della padella. E mi piace anche bruciarmi le dita nell’ aprire la buccia abbrustolita delle castagne.
Qualche giorno fa ho preparato gli gnocchi di castagne. Li ho fatti con le castagne fresche bollite perché preferisco il loro sapore a quello della farina di castagne. Farli è incredibilmente semplice e veloce e per me è un vero divertimento mettere le mani in questo morbido impasto.
Qualche giorno fa ho preparato gli gnocchi di castagne. Li ho fatti con le castagne fresche bollite perché preferisco il loro sapore a quello della farina di castagne. Farli è incredibilmente semplice e veloce e per me è un vero divertimento mettere le mani in questo morbido impasto.
15/11/14
Pumpkin pudding – Budino di zucca
Anche questa volta ho voluto provare qualcosa di nuovo e di diverso e ho scelto di fare un’altra cosa dolce con la zucca. La zucca è di per se dolce se è matura a sufficienza e se ha assorbito abbastanza calore del sole mentre cresceva nei campi. Solitamente in questo periodo trovo ancora delle ottime zucche!
Non avevo mai fatto il budino home-made prima d’ora, anche se amo la sua consistenza e la sua cremosità. Per me il budino deve essere rigorosamente al cioccolato (o forse dovrei dire: doveva esserlo!), non amo il sapore della crema o dei budini alla frutta. Sono troppo dolci per me!
E allora avevo deciso: si fa il budino! Il risultato è stato un vero successo. Cremoso, dolce ma non troppo e speziato, ma il profumo e l’aroma della spezie non hanno coperto la fragranza della zucca. Mentre il budino sobbolliva piano piano sul fuoco, l’odore della zucca sgorgava dai piccoli geyser che si formavano sulla sua superficie e si dissolveva nell’aria. Questo budino è una vera delizia dal sapore delicato e di colore bellissimo!
07/11/14
Quince jelly - Gelatina di mela cotogna - Želatina od dunja
This recipe is part of the contest Kuvarigrice, our host for October 2015 is Kristina |
Nella lingua croata la mela cotogna si dice dunja, ma Dunja è anche un nome femminile, è un bel nome Dunja. Sono state scritte tante storie e canzoni sul frutto giallo e misterioso dal cuore duro. Il suo profumo ci rimanda indietro nei tempi quando la mela cotogna veniva usata per profumare le stanze da letto e i cassetti della biancheria e ci osservava dall’alto degli armadi. Tempo fa ho letto il libro di Paolo Rumiz “La cotogna di Istanbul”, la ballata narrata in versi che ci fa viaggiare nel tempo, tra una guerra e l’altra nelle terre tormentate dei Balcani del sud e racconta il sottile collegamento tra diversi popoli che si sono intrecciati nei luoghi del vecchio impero Austroungarico. E’ un libro che, con i suoi versi, esprime le emozioni del “saudade” Balcanico che l’autore ben conosce. Mi sembra che la mela cotogna rinchiude in se un poco di questa malinconia così tipica del popolo Slavo. Il frutto piano piano rilascia questa sensazione di tristezza intorno a se e la sua fragranza rimane nell’aria col passare del tempo.
Perché torniamo sempre in dietro nel tempo e più si va avanti più si fanno i salti nel passato? Anche in cucina! Ci ritornano in mente i vecchi odori, i sapori quasi dimenticati, i ricordi delle tradizioni e delle cose che non si fanno più sovente. Mi ricordo che quando ero bambina le confetture e le conserve si facevano sempre in casa. Le facevano le nonne, poi le mamme ed infine le figlie! I vasetti si riutilizzavano di anno in anno, ma i coperchi? Spesso veniva usata la carta cellofan stretta coll’elastico intorno al vasetto per fare il sottovuoto. Conservo il ricordo della dispensa nella casa della nonna materna piena di vasetti riposti in modo ordinato sulle scansie accostate al muro. Oggi è impensabile conservare qualsiasi cosa in questo modo, poco sterile, poco sicuro, ma all’epoca le conserve duravano lo stesso a lungo, erano buone e ci regalavano la frutta e la verdura durante i mesi invernali.
Prima che appassiscano le cotogne nel cesto della mia cucina, ho voluto provare a fare la gelatina. Il frutto e i semi della mela cotogna abbondano di pectina e il prodotto finito è totalmente al naturale, basta zuccherare il liquido a piacimento e farlo bollire lentamente fino a raggiungere la voluta densità della gelatina.
Perché torniamo sempre in dietro nel tempo e più si va avanti più si fanno i salti nel passato? Anche in cucina! Ci ritornano in mente i vecchi odori, i sapori quasi dimenticati, i ricordi delle tradizioni e delle cose che non si fanno più sovente. Mi ricordo che quando ero bambina le confetture e le conserve si facevano sempre in casa. Le facevano le nonne, poi le mamme ed infine le figlie! I vasetti si riutilizzavano di anno in anno, ma i coperchi? Spesso veniva usata la carta cellofan stretta coll’elastico intorno al vasetto per fare il sottovuoto. Conservo il ricordo della dispensa nella casa della nonna materna piena di vasetti riposti in modo ordinato sulle scansie accostate al muro. Oggi è impensabile conservare qualsiasi cosa in questo modo, poco sterile, poco sicuro, ma all’epoca le conserve duravano lo stesso a lungo, erano buone e ci regalavano la frutta e la verdura durante i mesi invernali.
Prima che appassiscano le cotogne nel cesto della mia cucina, ho voluto provare a fare la gelatina. Il frutto e i semi della mela cotogna abbondano di pectina e il prodotto finito è totalmente al naturale, basta zuccherare il liquido a piacimento e farlo bollire lentamente fino a raggiungere la voluta densità della gelatina.
03/11/14
Vegan pumpkin cookies – Biscotti vegani alla zucca
Ci sono giornate che partono male anche se fuori c’è il sole e l’aria non è opprimente, ma c’è qualcosa che ci disturba, qualcosa di inspiegabile e di pesante. E non conosciamo il modo di far passare questo malessere interiore. Ci blocchiamo e nemmeno le cose che ci piacciono riescono a rasserenarci. E già, sarà perché siamo a novembre, il mese che comincia con la tristezza. L‘undicesimo mese che come prima cosa, nel suo giorno numero uno onora tutti i santi. Forse è il ricordo delle persone che non ci sono più che ci trascina nella malinconia, forse… e forse per rompere il filo di sconforto di queste ricorrenze, come simbolo di queste festività nei paesi anglosassoni è stata scelta proprio l’allegra zucca.
Mi piace vedere le grandi zucche arancioni intagliate e illuminate con quell’allure macabro, ma preferisco cucinarle! La vellutata di zucca è diventata a casa mia una di quelle cose che fanno felice il palato, ma perché non proporre qualcosa di nuovo?!
Ho trovato una ricetta interessante qui e ho voluto provarla adattando un po’ la combinazione degli ingredienti e utilizzando quello che avevo nella mia dispensa. Ero un po’ incredula perché non ho mai usato la zucca per fare i biscotti e non ho mai fatto i biscotti senza le uova anche se ultimamente ho sperimentato un impasto con la zucca senza uova che funziona alla grande.
29/10/14
Stuffed courgette flowers - Fiori di zucchina ripieni
L’autunno è una stagione meravigliosa, ricca di colori dalle sfumature calde: giallo, ocra, arancione, rosso, marrone, . . . come le foglie delle foreste canadesi. Iniziano ad arrivarci i frutti nuovi e dolci che hanno assorbito tutto il calore dell’estate e cercano di conservarlo il più a lungo possibile per offrircelo durante i mesi più gelidi dell’anno.
Trovo ancora dei bellissimi fiori giallo scuro, tendente all’arancione, e non resisto a non comprarli quasi tutte le volte che li vedo. Ora la loro stagione sta finendo e per chiudere in bellezza oggi vi propongo questa facile e gustosa ricetta ideale per un pranzo leggero e che ci ricorda l’estate.
27/10/14
Tarte Tatin o la torta di mele rovesciata – Upside-down apple tart
CON QUESTA RICETTA PARTECIPO ALLA RACCOLTA{ #Vogliadi #tuttoalforno }
Bisogna credere nel lieto fine. Sempre!
Che cosa poteva andare storto per iniziare con una frase tipicamente da grande finale?
Anche perché la “Tarte Tatin” è la mia torta preferita per l’abbondanza di mele e della cannella e per la friabilità della pasta brisée che assorbe tutti i profumi e gli aromi che bollono sotto di essa durante la cottura. L’avrò fatta centinaia di volte e proprio sabato mattina mentre pensavo alla torta da portare alla cena dove andavamo ospiti con la soddisfazione dissi che è proprio “lei” la torta che non mi ha mai delusa. L’ho sempre fatta con estrema facilità. E allora che cosa poteva distruggere la leggenda?
Le mele che all’interno non erano sane, ma era tropo tardi per andare a comprare delle altre?
La pasta brisée che non si faceva stendere, si sbriciolava e non rimaneva compatta?
Il caramello bruciato?
23/10/14
Dog hip tisane – Decotto di frutti di rosa canina
Dopo una lunga camminata nei boschi, respirando a pieni polmoni l’aria tiepida di un ottobre ancora caldo e soleggiato si torna nella città alla vita frenetica di oggi giorno, ma con le tasche piene di castagne lucide e di frutti di rosa canina maturi e raccolti nel cuore del bosco. Che momenti meravigliosi trascorsi in mezzo agli alberi alti e dai tronchi possenti. È bello il rumore delle foglie schiacciate dai nostri piedi, le foglie gialle, ocra e marroni che scivolano via a ogni passo.
La bellezza di questi momenti non svanisce lasciando il bosco, continua una volta a casa con una tazza di decotto fatto con i frutti freschi di rosa canina e una fetta di crostata alle pesche insaporita dal cardamomo (oggi la crostata non è la protagonista principale!). Questa bevanda di sapore leggermente acidulo e di un colore tra l’arancione e il rosso pallido inizia a emanare il suo odore non appena l’acqua comincia a bollire e ha un sapore fruttato che si accompagna bene con i dolci e rinfresca se bevuta da sola. Mi piace berla non zuccherata, tiepida o fredda perché il sapore si intensifica col raffreddamento del liquido.
21/10/14
Marmellata di cipolle di Tropea e finocchio
Ogni paese ha la sua cipolla rossa o … rosa o violetta…E la marmellata di cipolle è quel qualcosa che ti sorprende per il sapore dolce e delicato. Ma ho voluto osare un po’ e provare la combinazione della cipolla rossa di Tropea col finocchio. Potrebbe sembrare una scelta un po’ insolita, ma la fragranza di anice e la dolcezza dell’aceto balsamico completano a perfezione il sapore di questa marmellata. Ho tratto l’ispirazione dalla ricetta di Peter, però ho italianizzato completamente la ricetta. Alle verdure ho aggiunto il liquore tutto Italiano: La Sambuca!
E’ ottima con gli arrosti, ma forse anche più sfiziosa con il formaggio stagionato.
Provare per credere.
11/10/14
Mekani keksi od kestena - Soft chestnut cookies - Biscotti morbidi di castagne
L’autunno ha portato la nebbia e la pioggia. Coll’arrivo di ottobre cominciano a spegnersi i colori come la luce dei giorni sempre più corti. Da qualche giorno la malinconia delle stagioni più fredde si avvicina sempre più frettolosamente accompagnata dalla brezza umida che cerca di staccare le foglie variopinte dagli alberi. Questa colorata stagione ci regalerà ancora le bellissime giornate tiepide e allegre da trascorrere all’aperto, magari con un po’ di vento che ci scompiglierà i capelli. Durante le giornate di sole è bello passeggiare nel bosco, raccogliendo i frutti che la natura ci offre spontaneamente: le castagne, i frutti della rosa canina, le ultime more e i funghi. Il suolo leggermente umido comincia a coprirsi di foglie e nell’aria si sente l’odore di terra che piano piano assorbirà tutto quello che si poggerà sul suolo.
Bisogna cominciare a scaldare anche la casa, basterà poco per asciugare l’aria umida che si imprigiona all’interno e rimane insistente per giorni. E allora accendiamo di nuovo il forno, perché basta giusto quel poco di calore che rimarrà in esso dopo la cottura delle delizie autunnali.
Bisogna cominciare a scaldare anche la casa, basterà poco per asciugare l’aria umida che si imprigiona all’interno e rimane insistente per giorni. E allora accendiamo di nuovo il forno, perché basta giusto quel poco di calore che rimarrà in esso dopo la cottura delle delizie autunnali.
Oggi inizia la tipica festa autunnale nel mio paese in Croazia, la "Marunada" di Lovran con tante caldarroste e ogni tipo di delizie fatte con le castagne. Questo è il mio ideale contributo da lontano!
05/10/14
Modern day Zuppa di pomodoro
Questa zuppa è una di quelle pietanze un po’ antiche che non trovano più tanto spazio nell’alimentazione odierna. La cucinavano molto le nonne, soprattutto le vecchie signore Austroungariche come alternativa al brodo di carne, perché la carne non sempre e non per tutti era disponibile. E nelle terre dell’est Europa tuttora il pasto inizia con un piatto abbondante di minestra o brodo o zuppa, sia d’inverno sia d’estate.
Densa, bollente e dal sapore leggermente acidulo, la zuppa di pomodoro potrebbe non piacere a tutti, ma con un poco più di fantasia può diventare un piatto profumato e speziato. Tradizionalmente la zuppa di pomodoro viene preparata, d’estate, dalla passata fresca di pomodoro oppure, in inverno, da quella conservata nelle bottiglie di vetro. La variante di oggi è fatta con i pomodori pelati precedentemente cotti al forno.
E’ un procedimento più lungo che dona un sapore completamente diverso alla zuppa. Si può mangiare con i crostini di pane abbrustolito, con la pasta oppure senza niente.
26/09/14
Quel che resta dell’estate – pasta con melanzane perlina, olive di Gaeta, pomodorini e erbe fini
Mai come quest’estate ho visto le melanzane di forme e colori diversi e insoliti: grandi, piccole, lunghe, tonde, mignon, verdi, viola, scure come la notte e persino bianche. Più di tutte mi ha intrigato la melanzana “perlina”, piccola, lucida e di un colore viola acceso con la macchiolina bianca sulla punta. Non saprei se per questo le hanno dato il nome perlina, ma a me quest’idea piace. Ho trovato interessante il suo sapore, più delicato delle melanzane tradizionali e un po’ somigliante al sapore delle olive nere. Le prossime saranno le melanzane bianche, temo, però, di dover attendere una nuova estate per assaggiarle.
09/09/14
Susine nella sfoglia ricoperte di crumble di frutta secca
Le susine sono come i bleu-jeans!
Non soltanto per il loro colore. Le trovo molto versatili, sono semplici, ma allo stesso tempo molto chic. Danno ai piatti un tocco di qualcosa di diverso e un gusto interessante, sono dolci, ma hanno un tocco di asprino, si possono cogliere parecchio tempo prima di consumarle e se conservate al fresco rimangono buone a lungo, anzi piano piano maturano e diventano sempre più dolci. Per non parlare di quelle secche . . . magari in un altro post.
Non soltanto per il loro colore. Le trovo molto versatili, sono semplici, ma allo stesso tempo molto chic. Danno ai piatti un tocco di qualcosa di diverso e un gusto interessante, sono dolci, ma hanno un tocco di asprino, si possono cogliere parecchio tempo prima di consumarle e se conservate al fresco rimangono buone a lungo, anzi piano piano maturano e diventano sempre più dolci. Per non parlare di quelle secche . . . magari in un altro post.
Aggiunte a qualsiasi cosa le susine rilasciano il loro pigmento leggermente violaceo cosicché anche il colore della confettura di pesche bianche assume un invitante tono di bordeaux chiaro.
Insomma, le possiamo usare fresche, possiamo cucinarle, trasformarle, conservarle, riciclarle e piacciono a tutti, o quasi a tutti.
Proprio come i blue-jeans!
Insomma, le possiamo usare fresche, possiamo cucinarle, trasformarle, conservarle, riciclarle e piacciono a tutti, o quasi a tutti.
Proprio come i blue-jeans!
31/08/14
Confettura di susine e pesche bianche della vigna
Ed ecco che anche agosto sta per finire e le giornate sono sempre più corte. Da qualche giorno siamo tornati dalle vacanze in Croazia e come tutti gli anni abbiamo portato il bagagliaio pieno di frutta e verdura dall’orto di casa. Questa per me è diventata un’abitudine e mi fa sentire ancora per un breve tempo come se fossi a casa con i miei. So bene che sembra antica come abitudine, ma in fondo credo che sono in tanti a fare come me, ma semplicemente non lo dicono. Ora non mi posso deprimere per le centinaia di kilometri che mi dividono dai genitori e dal mio paese e un bel modo per distrarmi è preparare qualcosa con i frutti dell’estate che abbondano nel frigorifero e sul terrazzino.
Nel nostro orto il pesco bianco della vigna cresce vicino al susino, non si trova nella vigna del vicino dalla quale il nocciolo è anche arrivato, ma i due alberi sono cosi vicini che i loro rami quasi si toccano. Questa loro vicinanza nella natura mi ha fatto venire l’idea della confettura mista: una parte di pesche e una parte di susine, poco zucchero, un po’ di succo di limone per stemperare il gusto zuccherino della frutta maturata al sole, la cottura veloce ed è fatta!
06/08/14
04/08/14
Acqua di rose e storia di una rosa
Desideravo avere una rosa bianca con fiori grandi e profumati che si arrampicasse sulla parete del nostro terrazzo. Ho acquistato la pianta, l’abbiamo interrata e ho aspettato che crescesse e fiorisse. Il primo bocciolo avvolto nel verde guscio non ha fatto intravedere la sorpresa che si nascondeva al suo interno. E giorno dopo giorno mentre il bocciolo si gonfiava io aspettavo di vedere fiorita la mia rosa bianca!
Puff . . . i sepali hanno cominciato ad aprirsi, notai una sottile linea rossa, ma pensai che fosse il bordo del petalo che col tempo si sarebbe schiarito. E ho aspettato ancora, ma il rosso dominava sempre più prepotentemente e del bianco neanche il segno.
E così la mia rosa bianca fiorì di rosso, ma di un rosso carico e del profumo antico e l’amai dal primo istante in cui la vidi splendere sotto i raggi del sole di maggio.
Ora la mia rosa fiorisce abbondantemente ogni primavera e durante tutta l’estate di tanto in tanto ci regala qualche fiore grande e profumato. E con grande soddisfazione sono riuscita a creare altre due piante giovani, di cui una fiorisce già da un paio di anni e l’altra più piccola finirà nel giardino vista mare a casa dei miei genitori in Croazia.
Puff . . . i sepali hanno cominciato ad aprirsi, notai una sottile linea rossa, ma pensai che fosse il bordo del petalo che col tempo si sarebbe schiarito. E ho aspettato ancora, ma il rosso dominava sempre più prepotentemente e del bianco neanche il segno.
E così la mia rosa bianca fiorì di rosso, ma di un rosso carico e del profumo antico e l’amai dal primo istante in cui la vidi splendere sotto i raggi del sole di maggio.
Ora la mia rosa fiorisce abbondantemente ogni primavera e durante tutta l’estate di tanto in tanto ci regala qualche fiore grande e profumato. E con grande soddisfazione sono riuscita a creare altre due piante giovani, di cui una fiorisce già da un paio di anni e l’altra più piccola finirà nel giardino vista mare a casa dei miei genitori in Croazia.
Con i petali delle ultime tre rose ho fatto l’acqua di rose, delicatamente profumata e di un rosso scuro tendente al bordò che ho usato per aromatizzare il Rahat Lokum, la delizia Turca, soffice come le gelatine e allo stesso tempo esotico per il suo profumo di essenze e per la sua consistenza morbida.
03/08/14
Parmigiana dry
Ho scoperto che d’estate soffro meno il caldo in cucina se accendo il forno invece di stare vicino al fuoco e alle pentole bollenti. E poi d’estate siamo portati a preparare piatti veloci, con tanta verdura cruda. Ma ogni tanto torna quella voglia di qualcosa di saporito, di qualcosa che ti fa dire: mmmmmmh è proprio buono! Ora che le melanzane sono di stagione, sono saporite e ancora senza mille semini mi è venuta in mente la “Parmigiana”. E se mi viene in mente qualcosa, significa che ho voglia di prepararlo. E se poi è avanzata anche la vera mozzarella campana il risultato non può che essere ottimo. Queste torrette di melanzane, pomodoro e mozzarella passate al forno per 15 minuti le abbiamo (Mr. M and me!) battezzate “Parmigiana dry” perché non ho usato il sugo di pomodoro. Questo piatto proprio veloce non lo è, perché ho preparato le melanzane la sera prima, altrimenti i 15 minuti potevo scordarmeli e chi sa a che ora avremmo mangiato….Ma è una soluzione perfetta per noi che lavoriamo e torniamo tardi. Una volta a casa, basta impilare le verdure e il formaggio, cospargerli di origano (oppure no!) e in forno!
01/08/14
Ciambella di sfoglia lievitata con mandorle, albicocche e spezie
Questa fredda estate fa venire voglia di pasta lievitata, tiepida, morbida e profumata. Ho sfogliato il vecchio quaderno di ricette e mi è arrivata sotto gli occhi questa semplice ricetta di pasta lievitata che non delude mai. L’ho solo arricchita di spezie per darle un tocco Nordico.
Nel cesto della frutta erano rimaste anche due albicocche e qualche mandorla e l’idea di abbinare la frutta con cannella e cardamomo mi era sembrata proprio azzeccata. Et voilà, due ore dopo che ho finito di leggere la ricetta mi era rimasta una sola albicocca, ma avevo già messo nel forno questa ciambella!
27/07/14
Torta estiva alle pesche e nocciole
La vite canadese sul terrazzo ha cominciato cambiare il colore delle foglie. Mi sembra troppo presto, perché solitamente è l’autunno che veste di rosso il fogliame, ma quest’anno è tutto un po’ strano e le stagioni non esistono proprio. L’aria è fresca e spero che almeno in agosto il sole risplenderà con tutta la sua potenza per potere finalmente dire che l’estate non ci ha dimenticati. Nonostante tutti questi bizzarri cambiamenti climatici la frutta quest’anno è di ottima qualità e profuma come una volta. Si presta benissimo anche in cucina ed è un piacere guardarla, odorarla e gustarla.
23/07/14
Aspic ai mirtilli americani
L’aspic alla frutta è la perfetta ricetta estiva. Si prepara in un attimo, la cucina rimane fresca e pulita, è pieno di vitamine, ha la consistenza gradevole, è rinfrescante ed è molto chic! Sembra un dessert di alta cucina, invece è talmente facile da lasciarvi a bocca aperta. Mi piace riempire bene i pirottini di frutta per gustarla bene, ma anche la gelatina è squisita! Non credevo che sarebbe piaciuto anche al Mr. M., ma io sperimento sempre e faccio spesso queste cosette con nomi sofisticati, come direbbe qualcuno: “tu le cose semplici mai!?”
E poi sono arrivati i mirtilli maturi al punto giusto, e anche se non sono quelli “veri di bosco” che andavo a raccogliere da bambina nei boschi di Gorski Kotar in Croazia, mi piacciono anche questi giganti americani. La decisione è presa, oggi si fa l’aspic ai mirtilli americani. Partiamo...
21/07/14
Palmiers con salsa di fragole
Ci vorrebbe qualcosa di dolce, ma non troppo impegnativo. Ci vorrebbe qualcosa di sfizioso, ma non troppo stucchevole. Definitivamente ci vorrebbe qualcosa di veloce da fare, qualcosa che si mangia con le dita … un finger food dolce! La pasta sfoglia non sarà difficile da fare, ma ora non è la stagione giusta. Durante le giornate di caldo afoso basta accendere il forno per una ventina di minuti e in casa la temperatura cresce ancora di più, perciò le lavorazioni lunghe le lascio volentieri per la stagione più fresca. La pasta sfoglia acquistata al supermercato va benissimo e di questi tempi moderni, veloci e caldi è una soluzione perfetta in ogni momento. Questi stuzzichini dolci li ho incontrati spesso nei vari blog italiani e non e mi hanno subito conquistato. Non potevo non farli e sto già pensando alla variante salata, o magari speziata…perché no!
19/07/14
Limonata fresca alla menta
…è tutto quello che serve oggi per sopravvivere alla calura che temevo tanto. Ma è arrivata anche quest’anno. Dicono che durerà poco, che passerà già lunedì, ma chi sa se le previsioni reggeranno, oppure il tempo cambierà la rotta, perché ultimamente non c’è niente di sicuro, non c’è niente di stabile. Tutto (e anche il clima) cambia molto, troppo velocemente e non ci da tempo per abituarci al mutamento e al nuovo. E c’è sempre qualcosa di più nuovo e di fresco in arrivo! Ed ecco che qui entra in scena la limonata, la bevanda naturale e dissetante e per chi preferisce non aggiungere lo zucchero, è anche la meno calorica. La menta è un optional, ma le da un tocco di aroma diverso e frizzante che rimane buono in bocca. Avevo in casa dei limoni verdello, conosciuti come limoni dell’estate, la tipica varietà siciliana che si trova durante il periodo estivo. I frutti sono di colore verde, meno aspri del limone tradizionale e il suo profumo è più intenso.
13/07/14
Light delight - Labneh il giorno dopo!
Sono trascorse le 24 ore, si apre il fagottino e si toglie
il composto raddensato dalla garza, lo si spalma sul pane, preferibilmente nero
di mille semi e si condisce a piacere. L’abbinamento con il cetriolo ricorda
tzatziki greco e qui ci avviciniamo già all’Europa. D’altronde lo yogurt era
greco, non si poteva a non pensare a qualcosa di greco!
Questo è soltanto il seguito della preparazione del labneh
che mi sembrava simpatico condividere. Poi nel labneh avanzato ho aggiunto l’erba
cipollina tagliata finemente e un po’ di foglioline di timo e ho lasciato il
composto di nuovo nel frigorifero a prendere i sapori e gli odori delle erbe.
Labneh - formaggio o yogurt
Di labneh se ne parla tanto d’estate, è facile da preparare ed è gustoso. La cosa più bella è averlo fatto in casa, e se lo yogurt è buono, il labneh sarà ottimo e avrà la consistenza morbida e cremosa. Mi piace con il pomodoro fresco e un buon olio di oliva fruttato. Al labneh si possono aggiungere anche le erbe fini, o le spezie, basta avere un pizzico di fantasia ed è fatta!
La sua storia è affascinante, è un viaggiatore cosmopolita, partito dal Medio Oriente e arrivato in tutti i paesi del pianeta. Ho letto un bell’articolo sul sito Gastronomia Mediterranea sulle sue “mille vite” e altrettanti nomi.
09/07/14
La crostata di fragole per una giornata piovosa
E’ di nuovo una giornata di pioggia, le nere nuvole in cielo hanno portato la grandine e la pioggia battente cade tutto il giorno. I brevi attimi di sole non hanno potuto scaldare l’aria. Mi sembra che l’estate non sia nemmeno iniziata. Però la stagione delle fragole è giunta alla fine, ma non può finire senza una soffice e profumata crostata di fragole. Mai dire mai, spero di trovare altri frutti maturi e dolci perché ci sono così tante ricette con le fragole che mi ispirano.
03/07/14
Panini di pan brioche - peccato che è tardi . . .
…altrimenti ne mangerei subito uno! Disse Mr. M. mio critico preferito e molto obiettivo. Prima che aprissi il forno si sentiva nella cucina l’odore più bello che esiste, l’odore della pasta lievitata calda. Non dico l’odore del pane, perché amo altrettanto la pasta lievitata dolce, non posso decidermi quale delle due è la più buona. Credo che anche il Mr. M. fa fatica a decidersi anche se è un amante del pane.
29/06/14
Torta rustica di amarene rovesciata - Rustikalna preokrenuta torta od višanja
E di nuovo piove…poco dopo esce il sole, la temperatura oscilla, mi sembra di essere in montagna. Questa strana estate non si decide a decollare. Il grigio chiaro del cielo è pieno di nuvole ma oggi sembrano immobili, non si muovono, non si spostano, non c’è il vento. Solo una leggera brezza che rinfresca l’aria satura di afa. Ho riacceso il forno, oggi si può fare, ho pensato a una torta adatta alla giornata. Rustica, montanara e un po’ grigia.
23/06/14
Couscous a modo mio
Con
tutti questi colori e abbondanza di verdure mi sa tanto che il mio couscous non
sembra nemmeno l’originale piatto nordafricano. L’ho voluto preparare così,
completamente vegetariano, multicolore e leggero! E’ veloce soltanto la sua cottura,
ovviamente acquistando il couscous già pronto al supermercato nella sua bella
confezione di cartone. Per accendere il colore pallido dei chicchi del couscous
ho scelto le verdure di colori diversi e per tagliarle tutte ho impegnato un
po’ di tempo…ma ne è valsa la pena!
21/06/14
Pomodorini confit e Benvenuta Estate!
L'estate
è arrivata oggi alle ore 10.51 nell’emisfero boreale e allora che inizi il bel
tempo che stiamo aspettando da settimane. Anche se il caldo si era già fatto
sentire in tutta la sua potenza qualche tempo fa, ora abbiamo voglia di tutto
quello che l’estate ci possa offrire: il sole, il mare, l’ozio (ma quanto ci fa
bene l’ozio!), le cose fresche per soffocare l’afa che inevitabilmente piomberà
sulla pianura e ci farà respirare a fatica. Il colore e i profumi della frutta
e della verdura in questa stagione si fanno sentire più intensi e attirano i
nostri sguardi e ci fanno inspirare più profondamente l’aria mentre passiamo vicino
alle ricche bancarelle dei fruttivendolo.
Grazie
all’avanzare della tecnologia nell’agricoltura ora possiamo trovare i pomodori tutto
l’anno, ma i frutti migliori stanno per arrivare. E’ in questa stagione che i
pomodori sanno di “pomodoro dell’orto di casa”! Per poterne gustare in modo
poco diverso dal solito, ecco che possiamo divertirci nel prepararli con le
erbe aromatiche per esaltarne il gusto più dolce e delizioso.
17/06/14
La risposta Mediterranea alle patate novelle Nordiche
Tutto è iniziato un febbraio di tanti anni fa. Dopo tre ore di volo da Milano arrivammo all’aeroporto di Helsinki. Il paesaggio era unico, tutto intorno c’era il gelo, ma l’aria era secca. E il freddo? Il freddo era molto freddo, ma mi fece innamorare del Grande Nord per sempre! Le giornate sono corte, ma se non nevica, sono limpide come in alta montagna. Quando la temperatura scende a -13°C sembra che dal cielo cadano le scintille perché le particelle dell’umidità si gelano durante il volo verso la terra. Ma questo succede d’inverno.
Ora è già estate e l’estate in questi luoghi offre tanta frutta e verdura tipicamente nordiche. Ecco che qui entrano in scena le patate novelle che abbondano in questo periodo…
15/06/14
Confettura di fragole
Tra tutte è quella che preferisco. E’ quella che di più mi ricorda l’estate. Il vasetto di confettura racchiude tutto il profumo delle fragole mature e succose dall’aroma inconfondibile. Spalmata sul pane con un sottile velo di burro è la colazione perfetta. Nascosta all’interno di un soffice muffin…che sorpresa, oppure usata per unire i biscotti. Basta lasciarsi guidare dalla gola!
Mi ricordo che mia nonna aveva sempre nella dispensa la confettura di fragole con frutti interi. Era una cosa speciale e da piccola, immaginavo di mangiare le fragole fresche. La mangiavo a cucchiaiate per gustarne al meglio la frutta che si scioglieva in bocca.
07/06/14
Le crepes con salsa di frutti rossi – in vacanza “a casa”
Quando ho qualche giorno libero dal lavoro torno sempre nel mio paese in Croazia per riposare soprattutto la mente intasata dalla vita frettolosa che stiamo vivendo in città. Torno nella natura e assaporo gli odori e i sapori genuini. Torno indietro per fare meno fatica ad andare avanti.
In questa stagione l’orto di casa mia in Croazia abbonda di frutti rossi: fragole, lamponi e fragoline di bosco, ma anche di ciliegie e di amarene. Mi era venuta l’idea di preparare una salsa non troppo dolce ma gustosa e di accompagnarla alle crepes che non mangiavo da tempo. Ho raccolto i frutti e ho preparato in un attimo questo condimento. La sua testura così morbida e l’aroma pieno della frutta si abbinano benissimo alle delicate crepes.
Mentre gustavo questo dessert mi tornavano in mente i dolci che sfornavamo con la mamma….e quando la voglia del dolce era troppa ed il tempo era poco si preparavano le crepes, in Croato palačinke (da pronunciare: palacinche), anche senza condimento con soltanto un po’ di zucchero di canna, ma anche vuote e magari due arrotolate insieme.
25/05/14
Brisée di grano saraceno con ripieno "svuota frigo"
Quando ho la testa piena di idee (culinarie), anche il frigorifero è pieno. E quando è troppo pieno ed il tempo per cucinare è poco qualcosa rimane sempre inutilizzato per diversi giorni. Buttare via il cibo è un vero peccato e credo di essere abbastanza brava a svuotare le scorte accumulate. Ecco che è arrivato il giorno per fare un po' di posto nel frigorifero per i prossimi acquisti.
Forse l'autocritica era un po' troppa, pensandoci bene, l'unica cosa che andava veramente consumata prima di essere invasa dalla muffa era un pezzo di quartirolo, tutto il resto non poteva che essere fresco.
22/05/14
Fragole caramellate
Fragole adorate! Quest'anno sono buonissime, sono profumate e sono tante. In più mi mettono di buon umore.
Per cominciare (questo incipit potrebbe spaventare qualcuno!) una cosa semplice e veloce. Da mangiare semplicemente con del pane morbido oppure da inserire in qualche dolce, l'ispirazione non manca! Allora oggi poche parole e qualche fotografia in attesa della vera ricetta.
20/05/14
Brisée di grano saraceno con ripieno alle erbe fini
Sta
diventando una fissazione? Forse, ma soltanto perché è versatile, aromatica e
salutare, e mi piace assai. La farina di grano saraceno è di moda a casa
mia, in tutti i modi, dolce o salata. Quando ho impastato la prima volta con questa
farina per un’attimo ho avuto paura di quello che ho ottenuto, l’impasto era
abbastanza appiccicoso, ma è bastato un po’ di riposo al fresco del frigorifero
per compattarla al punto giusto per poterla lavorare e modellare.
Ora
mi vengono in mente sempre più cose o esperimenti (come li chiamo io) che
potrei provare a cucinare. E’ vero che bisogna abituare il palato al sapore
deciso che lascia in bocca, ma pensiamo ai pizzoccheri, una squisitezza per
chi sa apprezzare i piatti genuini. Allora perché non provare a fare qualche
variazione sul tema . . .
17/05/14
Frolla di grano saraceno con spicchi di mele renette
Ho voluto fare una frolla diversa, più rustica. Così ho deciso di fare l’esperimento con la farina di grano saraceno abbinandola alla regina delle mele (a mio avviso) per la preparazione dei dolci. Per renderla ancora più diversa dalle classiche frolle ho aggiunto a questa crostata i semi di papavero. E non esiste un dolce di mele senza una “abbondante” spolverata di cannella.
Ed il risultato? . . . Il giorno dopo è ancora più buona e soffice. Da non credere, la farina che sembrava cosi ruvida ha creato una consistenza morbida e per niente pastosa.